FLY SARONNO 2018
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visti da sotto

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dodo valentini
Noi pesci nobili, trote e temoli viviamo una vita non proprio facile scandita da molti eventi che ci condizionano, inquinamento, livelli incostanti, piene, dissesti idrogeologici, cementificazione dei fiumi, e come compendio di tutto ciò dobbiamo subire anche i pescatori.
Ed è proprio di un gruppetto di PAM di cui vogliamo parlare, quella che segue non vuole essere una disamina in ordine di bravura o altro, ma semplici considerazioni per così dire a braccio o per meglio dire a pinna. Cominceremo con uno di questi amici dall’aspetto di eterno ragazzo pur avendo ben tre figli, tipo tranquillo, posato, eclettico, infatti passa con rapidità dalla secca alla ninfa, utilizza streamers e sommerse con quel suo tipico lancio trasversale e la onnipresente sigaretta tra le labbra, ottimo guidatore scorazza per fiumi e autostrade senza mai accusare stanchezza e cedimenti.
Dimenticavamo di dire che noi pesci siamo dotati di una percezione strana, sappiamo che lui va matto per le tette sode.
Un altro della cricca, credeteci, è un vero geometra per come effettua lanci precisi, lunghi, angolati, tutta coda venendo a stanarci dalla parte opposta del fiume con delle imitazioni piccolissime quasi essenziali, giusto tre o quattro peli, di poche parole ma parecchi fatti e per come costruisce tutta l’impalcatura dell’azione di pesca si potrebbe rettificare dicendo che forse sarebbe meglio definirlo un carpentiere. Sembra che vada matto per una posizione chiamata pecora, chissà cosa vorrà dire punto.
Altro personaggio simpatico è quello che noi chiamiamo il podista, infatti immaginate che se ci lasciamo trascinare da un correntone tutta birra a pinne chiuse, quando ci fermiamo per riprendere fiato, ad insidiarci con le sue onnipresenti sedges che ci propone con quei lanci un poco scomposti che non lasciano tregua, non esiste un angolo del fiume dove nascondersi, a breve lui sarà anche là. Un suo modo di dire ricorrente quando cattura alcune di noi trote un po' colorite è “è nera coma una mezzanotte”, un fenomeno strano e curioso ci succede quando siamo punti dalle sue mosche, veniamo colti infatti da una sonnolenza improvvisa e profonda ma non crediamo lo faccia con intenzione, infatti il maratoneta è un vero gentlemen dai modi sempre gentili, ah dimenticavo lui si attizza non appena fiuta un ombra di sex appeal.
Noi temoli conosciamo un tale sempre avvolto da una nuvola pestilenziale di sigaro, bella barba bianca, immancabile cappello, compassato e tranquillo, ci fa impazzire quando nel nostro cono visivo vediamo passare in velocità le sue famose angioline blu, certe sudate per prendere in bocca cose che saltellano, sciano o si lasciano andare come morte.
Dice il temolo decano che anche lui si diverte con il vecchietto quando si mette a bollare giusto a due o tre metri dalla sua portata facendogli vedere schienate e gorghi da infarto. Una vera stranezza sono le sue mosche, sembra siano un compendio di quelle di tutti gli altri, credi di avere a che fare con tizio o con sempronio invece è lui, in breve ci chiediamo tutti ma dove le prenderà? Sembra che straveda per il culo, di donna si intende.
Quando sulle sponde si aggira un soggetto dall’aspetto luciferino, di pelo fulvo, arruffone ed arraffone, un autentico predatore che ci costringe a mandare sotto i sassi tutti i nostri avannotti per precauzione, ci vediamo passare davanti di tutto, cose consentite e non, i vecchi dicono che non si stupirebbero di vedere qualche ninfa modello candelotto, il rampinamento è il nostro incubo frequente, meno male che da quell’assatanato quale è, pensando di brandire un forcone, ogni poco spezza la canna così ci possiamo rilassare un po', si vocifera che tutto sommato sia un bravo cristiano nonostante tutto. Per il resto no-comment.
E che dire per concludere di un altro soggetto un po' sui generis, tranquillo, poco mobile, i suoi amici lo chiamano pettinatore, perché si sia meritato questo appellativo ve lo spieghiamo noi, a  volte ci mettiamo a bollare vicino ai suoi piedi sperando che ci proponga una secca, macché continua imperterrito a pettinare con le sue sommerse, alla fine impietositi mandiamo qualche giovane ad abboccare così si togli dalle palle. Si dice che abbia raggiunto la pace dei sensi, ma acqua in bocca.
Tutto sommato nonostante l’assiduità con la quale ci insidiano lasciano poche vedove ed orfani e quando ci tocca un contatto ravvicinato veniamo trattati con estrema cura, siamo riconoscenti perché sono dei bravi ragazzi.
 
 
Legenda:
Massimo
Nostro driver e organizzatore provetto, computer man.
 
Antonio
Il più bravo, concreto, riservato, muratore carpentiere.
 
Marino
Autentico folletto mai fermo, dinamico ed inarrestabile, medico anestesista .
 
Francesco
Mio compare stop, architetto.
 
Renzo
Il pescatore più invasato ed arraffone mai visto, odontotecnico.
 
Lo scrivente
Imprenditore
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